Il sistema internazionale delle arti visive

di Vincenzo Gennaro

 Breve estratto dalla conferenza dello scultore Vincenzo Gennaro tenuta nel museo internazionale d’arte contemporanea “Luigi Pecci” nel convegno internazionale sul tema “il sistema dell’arte, oggi “ Situazioni e mutazioni.
Prato 1988.

“…….Il sistema  internazionale delle arti visive parallelo è costituito da un insieme di strutture, di spazi e di esperti organicamente collegati che ha come fine principale quello di creare, promuovere e valorizzare  artisti con l’intento puro e semplice di proporli sul mercato potentemente  pubblicizzati e fare di loro  galline dalle uova d’oro, grazie ad opere vendute a quotazioni artificiosamente imposte.

A volte, opere  fatte in serie, spaventosamente standardizzate, sostenute e consacrate  da una  pubblicità subdola  ma efficace, studiata  da alcuni  critici compiacenti e reclutati per attuare il progetto programmato, da alcuni  musei pubblici e privati, da  qualche galleria, da pochi mercanti spregiudicati, dalle case d’aste  ma non tutte, dalle televisioni commerciali, dagli sponsor che finanziano l’operazione, dai responsabili di specifici spazi espositivi consacrati e consacranti, da alcune fiere d’arte  nazionali e internazionali, biennali o triennali che siano,non importa più a nessuno, dagli editori organici al sistema che condividono le scelte ed i rischi del progetto, da riviste specializzate e dalle reti televisive appositamente create per questo fine, da alcuni astuti e cointeressati responsabili della politica culturale coinvolti in questo progetto nefasto.

Si assicurano investimenti   miracolosi proponendo un’arte  studiata a tavolino da esperti di marketing come un qualsiasi bene di consumo sui banchi dei supermercati alla stregua dei fazzolettini di carta, ecco perché il vero problema dell’arte oggi è quello di fare i conti con la scomparsa degli ideali antichi e moderni.
L’arte libera ed autonoma dal sistema alla quale apparteniamo, ha ormai proclamato la sua indipendenza da ogni altro referente, senza aggettivi, senza attributi, né dipendenze, né padrini politici e filosofici né tanto meno ideologici .

Per fortuna questa  parte dell’arte  contemporanea più attuale che affina le note dei suoi strumenti per concorrere alla universale armonia e che crede ancora nell’arte come luogo dello spirito, lavora per disossidarsi, per liberarsi dalle incrostazioni  che gli hanno procurato alcune devianze spettacolari e i maltrattamenti estetici negli ultimi decenni ed ha organizzato la propria resistenza e la propria lotta di liberazione.

Io lavoro assieme a tanti altri che rappresento in questa occasione con questo mio intervento, in molte città d’Italia e del mondo affinchè questo processo liberatorio si concluda e l’arte non ceda mai più un solo millimetro della sua autonomia, della sua libertà e del suo territorio  che è il territorio dell’anima.

Essa lavora freneticamente in ogni parte del mondo per riappropriarsi di se stessa, della sua grammatica e della sua sintassi, per la propria catarsi e la propria purificazione, per erigere barriere invalicabili ad ogni tentativo di contaminazione, di sopraffazione, di imposizione di ragioni che non siano quelle sue proprie.

L’ultima ferita dolorante dell’arte, oggi, è quella di non essere riuscita a liberarsi del concetto di successo come valore delle opere, peggio se il successo è confuso con la filosofia del danaro.……”

Ecco perché chi lavora a questo progetto alternativo come noi si oppone frontalmente ad ogni convivenza fra arte  e mercificazione volgare come cerca di attuare l’area del sistema contemporaneo delle arti visive parallelo ispirata al cinismo del puro interesse calcolatorio di una schiera di furbi artefici illusionisti che vendono sogni e miraggi agli artisti ingenui . Vincenzo Gennaro
(estratto dalla conferenza di 13 cartelle )


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