Gennaro Pietro mio padre, un saggio del mondo antico
di Vincenzo Gennaro
Mio
padre, un saggio del mondo antico, mi diceva: Stima chi è come appare,
chi testimonia la verità, ricco se ricco, povero se povero, chi è semplice e
disponibile, chi si presta e presta aiuto a chi lo chiede, ama la cortesia, la
signorilità, la civiltà e la cultura, ama chi trova tempo per il prossimo, chi
difende i deboli e li aiuta, chi sa ascoltare con attenzione e dice pane al
pane e vino al vino, ama chi rispetta gli umili, chi cerca le sue radici, chi
insegna a capire il mondo e la natura, chi ha sempre un gesto, una parola
d’affetto e di conforto per chi soffre in silenzio.
Evita invece i taciturni, i
musoni, chi ti parla guardando altrove, diffida da chi si trucca e si maschera,
da chi si camuffa, allontana chi si vanta e i falsi umili, i millantatori, ma
più di tutti scansa gli arroganti e i prepotenti, evita gli spacconi e chi non
sa e non vuole né parlare né ascoltare, ignora chi ti dice non ho tempo e si da
delle arie. Diffida da chi cammina petto in fuori come i pavoni, da chi ringhia
invece di parlare, da chi grugnisce e da chi fa cenni di sufficienza come fosse
il padre eterno. Ignora chi guarda alzando le pupille ma con la testa bassa,
chi sprofonda le mani nelle tasche, specie se sono le tasche altrui. Evita gli
ipocriti, gli invadenti, i chiacchieroni e i ciarlatani, diffida da chi ti
carezza senza un valido motivo perché lui vuole te e la tua anima. Non amare
chi si finge povero e ancor più chi si finge ricco.
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