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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Natale Tedesco critico e cultore dell’arte

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di  Tommaso Romano Tommaso Romano, Natale Tedesco, Giuseppe Bonaviri Nel 1988 la casa editrice Ediprint di Siracusa di Arnaldo Lombardi, pubblicava di Natale Tedesco (Palermo, 1931 – Santa Flavia, 2016) un volume di 140 pagine, dal titolo  Occasioni figurative. Per Bruno Caruso e altri artisti,  inserito nella collana “Lettere e Arti”, diretta dallo stesso Tedesco. Vi sono raccolti tredici interventi critici, cinque dei quali dedicati a colui che sarà il grande Amico di una vita, appunto il maestro Bruno Caruso che, con Guttuso e Sciascia, hanno molto rappresentato per Tedesco uomo ed intellettuale, e per il tessuto e la tramatura dell’amicizia e della reciprocità, senza però scadere mai nella piaggeria. E’ proprio Bruno Caruso, a cui Tedesco dedicherà sempre svariate e organiche attenzioni critiche, fino alla notevole Monografia del 1987 ( Bruno Caruso , Ediprint, Siracusa), che resterà un punto fermo, ineludibile sia per la competente passione critica di Tedesco che p

Il mio paese

di Vincenzo Gennaro Sdraiato sulla cresta di un monte come una nobildonna sul coperchio di un sarcofago etrusco di Volterra si crogiola al sole di una estate che arde come legna resinosa nel fuoco alimentato da un venticello caldo di scirocco che come un mantice alimenta di ossigeno la fiamma che si ravviva perche soffia via la cenere. Non urla questo vento come la tramontana quando d’inverno scoperchia i tetti, sradica cipressi dell’Arizona , solleva tormente di neve ed ululati facendo ghiacciare il sangue nelle vene, ma non sono ululati di branchi di lupi grigi famelici e affamati, sono i suoni e le urla della tramontana che incutono terrore e fanno rannicchiare tutti come conigli nelle tane. Ma non è lo scirocco, ne la tramontana, ne il maestrale che viene dalla Francia per l’esattezza dalla Normandia che soffia con dolcezza, intiepidisce l’aria e da sollievo alle membra affaticate dei contadini che si consumano come le candele al caldo rovente dell’estate a farmi paura ne

Non tutte le crisi vengono per nuocere

di Vincenzo Gennaro Come la crisi del 1993 quella attuale ,molto più lunga ma non ancora finita, ha visto una drastica riduzione dei consumi in particolare di quelli voluttuari e non essenziali con l’arte e la cultura in prima linea. Ora come allora chiudono case editrici, si ridimensionano le gallerie d’arte e con essi i sogni di mercanti d’arte e delle case d’aste, ma non solo, l’intero’indotto dell’arte soffre e si comprime.  Gli analisti e gli esperti , angosciati, ne studiano le ragioni,cercano di capire se è una crisi temporanea o una inversione di tendenza definitiva, se dipende cioè da una diminuita disponibilità di risorse economiche o di una maggiore prudenza e minore propensione allo spendere. C’è chi sostiene che si tratta di una caduta di desiderio a circondarsi di bellezza perchè sono cambiati gli stereotipi e i feticci dello status symbol in modo irreversibile .La crisi comunque ha prodotto anche effetti positivi mettendo allo scoperto numerosi bluff che hann

Situazione dell’arte oggi, specchio della societa’

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di Vincenzo Gennaro Non si sente più alcun bisogno della Biennale di Venezia, di Dokumenta Kassel, di quella di S.Paolo in Brasile, ne della Triennale di Milano o la Quadriennale d i Roma, figuriamoci di quella di Palermo o di Roccacannuccia, strumenti obsoleti di un sistema dell'arte esausto distrutto dalle improvvisazioni, dai pressapochismi, dalle incompetenze, dalle speculazioni sugli spazi espositivi e sui cataloghi, distrutto da curatori incuranti e da una politica culturale che tutto deve trasformare in consenso, se no, non serve. Così gli artisti devono gestire in proprio la loro creatività ricercando il rapporto personale e di fiducia con i collezionisti, con gli sponsors, con le istituzioni illuminate, ma molte sono nel buio più   totale, basti vedere alcuni fra i nominati agli assessorati alla cultura, ubbidienti di stretta osservanza, senza libertà di manovra ma nemmeno di giudizio, dattilografi che scrivono su dettatura di sindaci con intelligenze.... fuori dal

Il sistema internazionale delle arti visive

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di Vincenzo Gennaro  Breve estratto dalla conferenza dello scultore Vincenzo Gennaro tenuta nel museo internazionale d’arte contemporanea “Luigi Pecci” nel convegno internazionale sul tema “il sistema dell’arte, oggi “ Situazioni e mutazioni. Prato 1988. “…….Il sistema  internazionale delle arti visive parallelo è costituito da un insieme di strutture, di spazi e di esperti organicamente collegati che ha come fine principale quello di creare, promuovere e valorizzare  artisti con l’intento puro e semplice di proporli sul mercato potentemente  pubblicizzati e fare di loro  galline dalle uova d’oro, grazie ad opere vendute a quotazioni artificiosamente imposte. A volte, opere  fatte in serie, spaventosamente standardizzate, sostenute e consacrate  da una  pubblicità subdola  ma efficace, studiata  da alcuni  critici compiacenti e reclutati per attuare il progetto programmato, da alcuni  musei pubblici e privati, da  qualche galleria, da pochi mercanti spregiudicati, da